Montaggio Tende da Esterno, bilancio drammatico: ogni anno almeno 12 morti
Almeno 12 morti ogni anno e decine di feriti in un settore che in Italia raggruppa oltre 2.300 operatori: sono questi i numeri che emergono
Dalla Lombardia al Veneto, passando per l’Emilia Romagna e la Puglia, infatti, operai, capocantiere e lavoratori autonomi sono tutti sullo stesso piano quando si parla di sicurezza sul lavoro. La mappa dei rischi ? Stando allo studio presentato su un campione di soggetti, sono fretta, stanchezza e inesperienza, oltre al mancato utilizzo dei Dpi (Dispositivi di protezione anticaduta) e una errata valutazione del rischio ad essere le cause principali degli incidenti.
Quello del montaggio di tende da esterni è oggi da considerare un lavoro in quota: salendo su scale portatili o cavalletti e superando così l’altezza dei normali parapetti e balaustre di protezione, l’installatore si espone al rischio di caduta dall’alto. Criticità che aumenta nei casi in cui il lavoratore è costretto ad operare su finestre in equilibrio sul davanzale. «Assicurare la migliore e più ampia formazione dei nostri operatori è da sempre la finalità che guida il nostro impegno e le nostre attività associative – ha detto Alberto Danieli, presidente nazionale Assites -. Imparare ad analizzare e riconoscere i rischi del nostro lavoro quotidiano è il focus di ricerche e studi che raccolgono le nostre esperienze e che trovano nella collaborazione con Aipaa una sintesi di grande profondità e un certo contenuto tecnico e culturale».
I punti chiave dell’indagine di Aipaa-Assites
Prevenzione, formazione e un utilizzo dei corretti dispositivi anticaduta: sono queste le parole chiave emerse dai risultati dell’indagine sulla percezione del rischio da parte dei membri dell’Albo professionale degli operatori nel settore delle protezioni solari. Se c’è la consapevolezza che una certa dose di rischio faccia parte del mestiere, il campione è infatti consapevole della pericolosità del lavoro così come una buona formazione viene correlata con una migliore percezione della pericolosità dei fattori di rischio: nonostante gli intervistati giudichino buone le proprie conoscenze e competenze in materia di sicurezza lavorativa, solamente il 25% ha partecipato a corsi di formazione sull’argomento. «Formare, qualificare, certificare è l’impegno che l’Albo professionale delle Schermature solari dedica ai professionisti e alle loro aziende con un piano formativo di alto profilo e con approfondimenti e didattiche specifiche ed esclusive – ha sottolineato Leonardo Casamonti, presidente dell’Albo professionale delle Schermature solari -. Una vera e propria formazione per tutti gli operatori che vogliono adeguare la loro professionalità ad una realtà sempre più sensibile alla sicurezza, all’ambiente. Una cultura di settore che parte dalle singole esperienze professionali ma che guarda al futuro tenendosi legata alla speranza di una professionalità finalmente riconosciuta anche dal mercato».
Dall’indagine emerge che anche i Dpi sono elementi fondamentali tra i fattori che influiscono sui comportamenti di sicurezza: per il 75% degli intervistati il mancato utilizzo dei Dpi e legato al fatto che sono ritenuti una complicazione per il lavoro da svolgere. In quest’ottica, a margine dello studio, è stata presentato in anteprima al Forum, da Giuseppe Lupi, presidente dell’Aipaa un sistema innovativo di ancoraggio con brevetto europeo che permette di far ancorare direttamente a un palo l’operatore prima di mettersi in un’area di rischio (cioè quando è ancora a terra), evitando quindi una prima fase di in cui l’operatore non è protetto dai rischi di caduta dall’alto. “Questo prodotto è il frutto del lavoro di un anno fra commissioni delle due Associazioni – AIPAA ed ASSITES -. Siamo fermamente convinti -ha detto Lupi- che l’impiego possa davvero contribuire ad una significativa riduzione degli incidenti. Fra l’altro il dispositivo consente di dare delle concrete soluzioni anche ad aziende che operano anche in altri settori, come ad esempio, imprese di pulizie, aziende che installano serramenti, e fanno manutenzioni su ballatoi e balaustre “.
dallo studio presentato al Forum Serramenti-Retail-Vetro di Verona da Aipaa (Associazione Italiana per l’Anticaduta e l’Antinfortunistica) e Assites (Associazione Italiana Tende, Schermature Solari e Chiusure Oscuranti) sulla sicurezza dei lavoratori che operano in quota. Obiettivo far luce sulla problematica dei rischi connessi al comparto del montaggio di tende da esterni per sensibilizzare il settore e provare a ridurre il drammatico bilancio degli infortuni.
Dalla Lombardia al Veneto, passando per l’Emilia Romagna e la Puglia, infatti, operai, capocantiere e lavoratori autonomi sono tutti sullo stesso piano quando si parla di sicurezza sul lavoro. La mappa dei rischi ? Stando allo studio presentato su un campione di soggetti, sono fretta, stanchezza e inesperienza, oltre al mancato utilizzo dei Dpi (Dispositivi di protezione anticaduta) e una errata valutazione del rischio ad essere le cause principali degli incidenti.
Quello del montaggio di tende da esterni è oggi da considerare un lavoro in quota: salendo su scale portatili o cavalletti e superando così l’altezza dei normali parapetti e balaustre di protezione, l’installatore si espone al rischio di caduta dall’alto. Criticità che aumenta nei casi in cui il lavoratore è costretto ad operare su finestre in equilibrio sul davanzale. «Assicurare la migliore e più ampia formazione dei nostri operatori è da sempre la finalità che guida il nostro impegno e le nostre attività associative – ha detto Alberto Danieli, presidente nazionale Assites -. Imparare ad analizzare e riconoscere i rischi del nostro lavoro quotidiano è il focus di ricerche e studi che raccolgono le nostre esperienze e che trovano nella collaborazione con Aipaa una sintesi di grande profondità e un certo contenuto tecnico e culturale».
I punti chiave dell’indagine di Aipaa-Assites
Prevenzione, formazione e un utilizzo dei corretti dispositivi anticaduta: sono queste le parole chiave emerse dai risultati dell’indagine sulla percezione del rischio da parte dei membri dell’Albo professionale degli operatori nel settore delle protezioni solari. Se c’è la consapevolezza che una certa dose di rischio faccia parte del mestiere, il campione è infatti consapevole della pericolosità del lavoro così come una buona formazione viene correlata con una migliore percezione della pericolosità dei fattori di rischio: nonostante gli intervistati giudichino buone le proprie conoscenze e competenze in materia di sicurezza lavorativa, solamente il 25% ha partecipato a corsi di formazione sull’argomento. «Formare, qualificare, certificare è l’impegno che l’Albo professionale delle Schermature solari dedica ai professionisti e alle loro aziende con un piano formativo di alto profilo e con approfondimenti e didattiche specifiche ed esclusive – ha sottolineato Leonardo Casamonti, presidente dell’Albo professionale delle Schermature solari -. Una vera e propria formazione per tutti gli operatori che vogliono adeguare la loro professionalità ad una realtà sempre più sensibile alla sicurezza, all’ambiente. Una cultura di settore che parte dalle singole esperienze professionali ma che guarda al futuro tenendosi legata alla speranza di una professionalità finalmente riconosciuta anche dal mercato».
Dall’indagine emerge che anche i Dpi sono elementi fondamentali tra i fattori che influiscono sui comportamenti di sicurezza: per il 75% degli intervistati il mancato utilizzo dei Dpi e legato al fatto che sono ritenuti una complicazione per il lavoro da svolgere. In quest’ottica, a margine dello studio, è stata presentato in anteprima al Forum, da Giuseppe Lupi, presidente dell’Aipaa un sistema innovativo di ancoraggio con brevetto europeo che permette di far ancorare direttamente a un palo l’operatore prima di mettersi in un’area di rischio (cioè quando è ancora a terra), evitando quindi una prima fase di in cui l’operatore non è protetto dai rischi di caduta dall’alto. “Questo prodotto è il frutto del lavoro di un anno fra commissioni delle due Associazioni – AIPAA ed ASSITES -. Siamo fermamente convinti -ha detto Lupi- che l’impiego possa davvero contribuire ad una significativa riduzione degli incidenti. Fra l’altro il dispositivo consente di dare delle concrete soluzioni anche ad aziende che operano anche in altri settori, come ad esempio, imprese di pulizie, aziende che installano serramenti, e fanno manutenzioni su ballatoi e balaustre “.
Per maggiori informazioni:
Associazione Italiana per l’Anticaduta e l’Antinfortunistica
Via G.M. Scotti, 11- 24122 Bergamo
Tel. +39.035.239385 Fax. +39.035.243710 Web:www.aipaa.it
Associazione Italiana Tende, Schermature Solari e Chiusure Tecniche Oscuranti
via G. Giulini, 7 – 20052 Monza Tel. +39.362124 – Fax +39.360694
Via G.M. Scotti, 11- 24122 Bergamo
Tel. +39.035.239385 Fax. +39.035.243710 Web:www.aipaa.it
Associazione Italiana Tende, Schermature Solari e Chiusure Tecniche Oscuranti
via G. Giulini, 7 – 20052 Monza Tel. +39.362124 – Fax +39.360694