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Bonus tende 2018: cos’è e come funziona

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Proponiamo un interessante articolo tratto dal quotidiano Il Messaggero inerentemente

l’argomento del titolo. Incentivare l’acquisto di strutture e accorgimenti che possano migliorare la vita degli italiani è un proposito che lo Stato Italiano cerca di far raggiungere istituendo dei bonus fiscali per chiunque scelga di attuare interventi su tende da sole e non solo, su ogni tipo di schermatura solare. Vi sono però delle regole precise per accedervi.
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Anche per il 2018 sono stati prorogati gli sgravi relativi a degli interventi strutturali ben precisi e non solo, tutto ciò che riguarda accorgimenti in linea con l’ecosostenibilità. Molti sono i contribuenti italiani che hanno già sfruttato queste opportunità per ottenere un risparmio in termini di sgravi fiscali.
Perché vengono attuati questi interventi dallo Stato? Si tratta di una manovra volta a ridurre le emissioni nocive in eccesso che vengono provocate da chi produce energia elettrica e non solo, anche dal semplice consumatore. Uno dei motivi che ha spinto lo stato italiano ad istituire i bonus fiscali è proprio il contenimento delle spese energetiche che i cittadini sostengono. Per evitare gli sprechi e soprattutto che la calura estiva determini dei danni agli abitanti e alle loro abitazioni, vengono predisposti dei bonus adatti proprio a contenere il riscaldamento eccessivo che i raggi solari producono.
Cos’è l’Ecobonus?
Quando si parla di ecobonus o bonus energia, si intendono tutte le opere volte al risanamento energetico degli edifici già esistenti. Questi nascono con la finanziaria del 2007 e tutt’ora vengono rinnovati annualmente, con delle percentuali convenienti in termini di sgravi fiscali. I benefici sono stati prorogati anche per quest’anno, fino alla fine del 2018 (31 dicembre 2018). Gli interventi riguardano le parti comuni dei condomini e le singole unità immobiliari ad uso abitativo o imprenditoriale. In questo articolo parleremo in particolar modo delle tende da sole.
Cosa sono le schermature solari
Per schermature solari si intende tutto ciò che serve a ridurre la produzione di calore naturale proveniente dal sole. Per questo possiamo individuarle come una soluzione efficace per evitare il surriscaldamento degli ambienti casalinghi. È importante quindi, riconoscere il contributo fondamentale che questi accorgimenti offrono, per garantire un risparmio in termini di condizionamento della temperatura, poiché questi tendono a ridurre l’emissioni di Co2 provocate dal continuo uso di impianti di raffrescamento, soprattutto durante l’estate. Stesso discorso viene fatto anche per l’inverno, poiché la dispersione del calore da un certo ambiente, provoca la sovraproduzione di energia per riscaldarlo. Per intenderci, le schermature solari sono anche le tende da sole.
Ma le agevolazioni in cosa consistono? Nella detrazione di imposte sui redditi IRPEF e IRES. Questa sarà pari a 50% delle spese effettuate per apportare migliorie alla prestazione energetica degli edifici. È possibile detrarre i costi per tutte le opere edili che vengono effettuate di concerto con gli interventi di schermatura, per le prestazioni professionali che si ritengono necessarie per definire l’intervento. La detrazione viene liquidata in dieci rate annuali dello stesso importo. Scendiamo ora nel dettaglio, circa l’acquisto di nuove tende da sole.
Quali acquisti sono contemplati nel bonus tende
Gli acquisti che danno diritto al contribuente di usufruire dell’agevolazione fiscale sono le tende da sole che riparano appunto, dai raggi solari eccessivi. Queste riducono il surriscaldamento del proprio immobile e di conseguenza producono un risparmio sul condizionamento.
Come possiamo vedere, la detrazione prevista per l’acquisto di tende da sole ma anche di altre schermature solari, è una prerogativa che il Governo ha voluto inserire nel parterre delle agevolazioni previste dall’ecobonus 2018. Queste sono importantissime per apportare migliorie alle prestazioni energetiche di un certo edificio. Si tratta di un investimento che si può rivelare utile per tutto l’anno e non solo durante la stagione estiva. Le schermature solari di giorno proteggono l’ambiente dai raggi solari, mentre d’inverno non vi è dispersione di calore. Questa è un’opera che rientra nella sfera dei serramenti, anch’essi contenuti nelle agevolazioni fiscali, per la stessa percentuale (50%).
Nel bonus tende, come abbiamo già anticipato, non vi sono solo le tende da sole ma anche altre opere relative alle schermature solari. Per poter avere accesso alle agevolazioni previste dall’ecobonus, queste dovranno avere delle caratteristiche ben definite.
Si chiamano schermature solari tutti i sistemi che vengono installati all’esterno di vetrate. Queste consentono una modulazione controllata ma anche variabile, dei parametri energetici e di quelli ottici, riguardanti il fattore luce. Ciò avviene a seconda delle sollecitazioni prodotte dai raggi del sole. Sono comprese in questa definizione le tende da sole, a rullo, per serre, cappottine mobili, da veranda e le veneziane. Vi sono anche le zanzariere e tutto ciò che serve a proteggere un ambiente dagli insetti. È necessario però, che queste posseggano il fattore solare.
Le chiusure oscuranti, nello specifico sono: tapparelle, frangisole orientabili, oscuranti di altro tipo, veneziane e persiane. Anche le tende tecniche da interni come quelle plissettate o a rullo, sono comprese nel bonus tende. Non dimentichiamo infine le pergole, installate con lamelle orientabili o tessuto.
Quali edifici sono contemplati nell’ecobonus
Il bonus riguardante le tende da sole comprende gli appartamenti ad uso privato ma anche gli immobili che ospitano attività professionali, quindi aziende, negozi, bar, alberghi o ristoranti. Possiamo dire quindi, che rientrano nel bonus fiscale gli edifici in corso di accatastamento o accatastati. Si tratta di immobili esistenti che abbiano una qualunque categoria catastale. L’unica condizione richiesta è che questi siano in regola col pagamento dei tributi previsti dalla legge e che abbiano impianti di riscaldamento.
Quali sono le caratteristiche per accedere all’Ecobonus
Per godere delle agevolazioni fiscali sulle due imposte (IRPEF o IRES) vi dovranno esserci delle caratteristiche ben definite. In primo luogo dovranno essere applicate come protezione di una superficie in vetro. Potranno essere applicate esternamente al serramento, oppure all’esterno o integrate. È importantissimo che queste siano mobili. Quindi dovranno aprirsi o chiudersi ma far parte in maniera stabile della struttura edilizia. Per questo il contribuente non potrà spostarle a seconda delle sue esigenze.
Per poter accedere alle agevolazioni fiscali è necessario che queste siano accompagnate da una documentazione specifica che attesti il fattore solare. Il valore che esprime questo è chiamato Gtot. Si tratta di un valore determinato in relazione al materiale che si usa per la fattura. Questo consente la determinazione del potere filtrante e quindi la schermatura che le tende da sole producono. Ciò si ottiene dalla combinazione tra la tenda applicata e il vetro.
Le classi di Gtot sono quattro. Vi è la zero che è l’effetto minimo della protezione solare e il quattro che è l’effetto massimo. Quando si parla di valore zero si intende la tenda decorativa che non possiede alcuna caratteristica riguardante la schermatura. Le tende da sole con questo valore non sono comprese nel bonus tende.
Chi può accedere all’ecobonus: i beneficiari
Per chi acquista o sostituisce una tenda da sole o qualsiasi altro tipo di schermatura solare vi è agevolazione fiscale, in questo caso sarà prevista nella misura del 50%. A beneficiarne saranno sia le società che le persone fisiche. Il bonus quindi riguarderà chiunque paghi l’IRPEF o l’IRES. A seconda del soggetto che la richiede.
Quando sono le persone fisiche a godere degli sgravi fiscali, bisogna specificare di quali soggetti si tratta. Il proprietario o il nudo proprietario di un certo immobile può accedervi, così come colui che gode di un diritto reale sull’immobile (è il caso dell’usufrutto). Anche l’inquilino potrà accedervi o chiunque detenga un immobile in regime di comodato d’uso. In ultimo i condomini, quando gli interventi previsti riguardino le parti comuni di un certo stabile.
Quando si verifica un caso di cessione dell’immobile o di eredità, l’ecobonus si trasferisce al nuovo titolare, a meno che non vi sia un accordo diverso tra le parti in questione. L’ecobonus resta in capo al conduttore quando vi è la cessione del contratto di comodato d’uso o di affitto.
Nel caso delle persone giuridiche assoggettate all’IRES, ne beneficerà chi usa l’immobile per esercitare l’attività professionale, chi possiede associazioni riguardanti i professionisti, enti privati o pubblici che non abbiano finalità commerciale anche se pagano l’imposta. Sono compresi gli istituti autonomi riguardanti le case popolari o gli enti che si occupano di questi compiti.
Come avviene la richiesta per la detrazione
Negli anni passati, la detrazione prevista per chiunque installasse schermature solari era del 65%, mentre nel 2018 con la nuova Legge di Bilancio è stata abbassata al 50%. Sono detraibili quindi, tutti i lavori che non superano la cifra di sessanta mila euro.
Per poter accedere alla detrazione fiscale per chi decide di installare tende da sole schermanti, secondo i criteri spiegati in precedenza, è importante sapere come fare gli sgravi sulle spese sostenute per l’installazione.
Rispetto agli anni precedenti non è cambiato molto. Bisognerà richiedere lo sgravio fiscale in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, usufruendo del modello 730/2019. Veniamo ora al vivo dell’argomento. Per usufruire della detrazione fiscale è necessario inoltrare la una richiesta formale utilizzando il portale Enea, nello specifico, l’Agenzia Nazionale Efficienza Energetica. Questa dovrà essere spedita entro 90 giorni dall’ultimazione dei lavori.
Si tratta di un tempo necessario previsto per tutte le detrazioni che rientrano nell’ecobonus 2018. In questi casi è importante rivolgersi ai professionisti del caso per avere una guida all’operazione ben dettagliata, per evitare che alcuni punti non siano stati compilati e nella peggiore delle ipotesi, non avere la detrazione fiscale. È necessario che siano conservate tutte le fatture riguardanti le spese affrontate per i lavori. Tutte le opere previste dovranno essere state pagate con un bonifico, bancario o postale. Dovrà essere indicato in modo chiaro e inequivocabile sia la causale del versamento, che il codice fiscale del beneficiario della detrazione. Oltre a questi due aspetti anche il codice fiscale di chi riceve il bonifico o il suo numero di partita Iva.
È necessario infine, conservare alcuni documenti utili come la certificazione del fornitore o di chi ha prodotto o assemblato la tenda da sole, la documentazione inviata all’Enea nella versione originale, firmata e in ultimo le schede tecniche di tutti i componenti, compresa la certificazione del fornitore. Ai fini della richiesta di detrazione da inoltrare all’Agenzia delle Entrate, bisognerà conservare tutti i documenti relativi all’acquisto fatto.
Qui l’articolo completo:
https://www.ilmessaggero.it/casa/news/casa-news/bonus_tende_2018/3709395.html

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