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Centro commerciale a Monaco

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CENTRO COMMERCIALE A MONACO (THEATINERSTRASSE)

A cura dell’Arch.Roberto Raglia

Il centro commerciale Theatinerstrasse di Monaco, si presta ad una approfondita analisi architettonica inerentemente i sistemi di Schermatura Solare, atti a modulare la radiazione solare, oltreché per un’analisi sull’apporto delle Schermature come contributo al risparmio energetico degli edifici.


SCHEDA TECNICA
-Ubicazione dello stabile: Monaco (Germania), TheatinerstrasseTHEATINERSTRASSE
-Progettisti: Jacques Herzog e Pierre De Meuron
-Orientamento superfici con schermo: est
-Destinazione d’uso dello stabile: centro commerciale
-Tipo di schermo: verticale esterno
-Direzione elementi dello schermo: verticale
-Dimensioni elementi: 50 x 350 cm ca.
-Materiali: lamiera forata, acciaio
-Descrizione: elementi incernierati di lamiera grecata forata con fori ravvicinati di diametro ca. 30 mm, scorrevoli lateralmente su guide e impacchettabili in modo da interessare parzialmente o interamente la superficie vetrata della facciata
-Ruolo funzionale: controllo della luce naturale; protezione dalla radiazione solare diretta; soluzione architettonica; protezione da intrusione; protezione da atti vandalici.
-Note: soluzione originale e apparentemente efficace per la flessibilità del sistema che consente di variare il fattore di oscuramento a seconda delle esigenze. Buona integrazione di più funzioni.

SOSTEGNO DEGLI SCHERMI E LORO MOBILITÀ
THEATINERSTRASSEI pannelli forati sono sostenuti da cardini metallici ancorati a rotaie fissate al bordo esterno di ciascuna passerella presente in corrispondenza del solaio di ogni piano.I cardini permettono la rotazione dei pannelli attorno all’asse verticale collocato lungo uno dei due lati maggiori del pannello. Cerniere presenti sul lato opposto congiungono pannelli adiacenti e ne permettono lo stesso movimento.La rotazione è possibile solo verso l’esterno poiché le rotaie orizzontali fungono da battuta d’arresto per i pannelli. Le rotaie permettono lo scorrimento in senso orizzontale dei pannelli in modo da consentirne, insieme alla rotazione, l’impacchettamento.THEATINERSTRASSE
Al piano terra i pannelli sono collocati in posizione arretrata rispetto a quelli dei piani superiori. Il loro sostegno e scorrimento è consentito dalla presenza di una rotaia nella parte alta (collocata tra il bordo più esterno delle mensole di sostegno della passerella per la manutenzione e il bordo più interno della rotaia dei pannelli del primo piano) e di una nella parte bassa incassata nella pavimentazione esterna.
I pannelli del piano terra e del primo piano hanno movimento indipendente poiché cardini e cerniere consentono soltanto l’unione tra pannelli dello stesso piano. Il cardine dei pannelli del secondo piano funge anche da sostegno dei pannelli del piano superiore; di conseguenza il movimento dei pannelli dell’ultimo piano non è indipendente da quello dei pannelli del piano inferiore e viceversa.

PASSERELLA PER LA MANUTENZIONE
In corrispondenza del solaio di ciascun piano è presente, all’esterno dell’edificio, una passerella per la manutenzione realizzata con una grata metallica a maglie ortogonali sostenuta da mensole uscenti a sbalzo dalla chiusura verticale dell’edificio. Non essendo evidente la presenza di sistemi atti a proteggere gli addetti ai lavori dal rischio di caduta e considerando che gli schermi escludono tale eventualità solo se completamente chiusi, si presuppone necessaria la presenza di accorgimenti quali anelli di ancoraggio fissati alla chiusura dell’edificio da utilizzare durante la manutenzione.

PROPORZIONE DEGLI ELEMENTI
Il lato corto di ciascun pannello ha dimensioni circa uguali alla profondità della THEATINERSTRASSEpasserella per la manutenzione. Questo non ha comunque implicazioni sulla possibilità di alloggiare i pannelli impacchettati poiché la rotazione di questi ultimi può avvenire soltanto verso l’esterno. L’altezza delle mensole metalliche di sostegno della passerella, sebbene non deducibile con esattezza dalle fotografie, è stimata non inferiore a 15 cm considerato lo sbalzo di circa 60-70 cm e la necessità di reggere il peso degli addetti alla manutenzione.
Lo spessore dei pieghi della lamiera grecata è uguale a quello della loro lunghezza ed è ipotizzato pari a circa 5 cm

NATURA DELLA CHIUSURA VERTICALE
La chiusura verticale è quasi interamente trasparente; fa eccezione la parte bassa della chiusura di ciascun piano dove il telaio opaco prosegue oltre la quota della passerella per circa 30 cm. La funzione di questa parte opaca è presumibilmente quella di non permettere la visione dall’esterno dello spessore del solaio retrostante.

CONDIZIONI DI SCHERMATURA
Oltre alla lamiera grecata forata anche la griglia metallica di ciascuna passerella contribuisce a creare condizioni di ombreggiamento della vetrata del piano sottostante. Tale ombreggiamento è più consistente nel periodo estivo quando i raggi solari provengono dall’alto con inclinazione maggiore rispetto al periodo invernale.

POSIZIONE DEGLI SCHERMI
Al piano terra gli schermi sono impacchettabili ai due lati dellTHEATINERSTRASSE’edificio in modo da lasciare completamente libero l’accesso, interamente vetrato, del centro commerciale. A differenza dei piani superiori gli elementi, in posizione aperta, non sporgono all’esterno delle guide su cui sono agganciati ma sono addossati ai muri perimetrali nello spazio compreso tra la vetrata e il filo esterno delle guide.
Ai piani superiori i pannelli più esterni della facciata, collocati in adiacenza alle chiusure verticali degli edifici confinanti, sono fissi. I restanti pannelli sono impacchettabili a gruppi di quattro in senso perpendicolare alla vetrata in posizioni distribuite ad intervalli regolari nella facciata. Fanno eccezione gli schermi del primo piano che sono impacchettabili a gruppi di quattro solo ai lati della vetrata mentre nella zona centrale i pannelli raggruppati raddoppiano lasciando libera una maggiore porzione di vetrata rispetto ai piani superiori. Nella condizione di impacchettamento completo i pannelli risultano diventare schermi frangisole verticali perpendicolari alla facciata. Nella condizione di completa chiusura dei pannelli lo schermo occupa l’intero sviluppo della facciata. Fatta esclusione per il primo piano, in cui gli infissi della vetrata non sono apribili, gli schermi si impacchettano di fronte alle uniche parti apribili, di larghezza minima, delle vetrate dei piani superiori.

PERFORMANCE CONCEPT
THEATINERSTRASSEIl caso è un buon esempio di “performance concept” in cui si può immaginare l’iter del pensiero progettuale che sta alla base delle scelte operate. È presumibile infatti che l’adozione della lamiera grecata forata per realizzare i pannelli sia l’ultimo passo di una serie di valutazioni fatte su prodotti già esistenti sul mercato selezionati in base alla rispondenza delle loro caratteristiche alle esigenze del progetto. Semplificando molto, si può ipotizzare che i passaggi fondamentali della progettazione siano stati i seguenti:

– Scelta del tipo di schermo: in base all’orientamento dell’edificio e alla necessità di controllare la radiazione solare in modo adeguato nei vari periodi dell’anno. Tra le opzioni disponibili la scelta ricade su uno schermo continuo

– Scelta del materiale: in base alla necessità di caratterizzare in modo “moderno” la facciata dell’edificio ed in base alla resistenza meccanica del materiale. Tra le opzioni disponibili la scelta ricade sull’acciaio

– Scelta delle specifiche del materiale: in base alla necessità di non intervenire con frequenza sullo schermo per la manutenzione pur garantendo un suo ciclo di vita utile confrontabile con quello dell’edificio. Tra le opzioni disponibili la scelta ricade sull’acciaio inossidabile

– Scelta del semilavorato: in base alla resistenza alle sollecitazioni. Tra le opzioni disponibili la scelta ricade sulla lamiera

– Scelta delle caratteristiche di forma: in base alle necessità d’immagine e di semplificazione dei componenti. Tra le opzioni disponibili la scelta ricade sulla lamiera grecata anche per la sua autoportanza

– Scelta delle caratteristiche di superficie: in base alla necessità di garantire l’ingresso della luce naturale all’interno dell’edificio anche in condizioni di schermo chiuso. Tra le opzioni disponibili la scelta ricade sulla lamiera forata

– Scelta delle specifiche delle caratteristiche di superficie: in base ai requisiti di pulibilità e autopulibilità, della visibilità dell’esterno e della percezione dello schermo da parte dell’utente. Tra le opzioni disponibili la scelta ricade sulla lamiera a superficie liscia e su un fattore di apertura alto

– Scelta delle dimensioni: in base alla dimensione della vetrata da schermare e alla necessità di aprire gli schermi. Tra le opzioni disponibili la scelta potrebbe essere ricaduta su dimensioni standard del prodotto industriale.

Le immagini dell’articolo, sono tratte dal repertorio fotografico personale dell’Arch. Roberto Raglia

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