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Architect@Work formula vincente

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Sempre più convincente e di successo la formula ideata da Architect@Work, la manifestazione aperta solo agli architetti che ogni autunno torna a Milano per mettere in mostra le ultime novità proposte da un selezionato numero di aziende.
Il tutto si svolge in un contesto raffinato, dove gli espositori hanno a disposizione spazi di dimensioni standard e piuttosto contenute, da allestire al meglio per attirare l’attenzione dei progettisti, col favore dell’intrigante atmosfera notturna che viene creata ad arte nel padiglione per dare il massimo risalto ai prodotti.
Ad arricchire il tutto, un interessante programma formativo, e una mostra a tema, che quest’anno aveva come titolo “Next Beauty. Evoluzione e sensorialità della materia”. È stata l’occasione per riflettere su come saranno i materiali del futuro, e le indicazioni puntavano maggiormente nella direzione della sostenibilità, oltre che delle prestazioni, due ambiti nei quali il settore delle schermature solari è già impegnato da tempo.
Per intrattenere e stupire il pubblico, l’edizione 2023 di Architect@Work ha ospitato anche una sorta di performance dal vivo, consistente nell’edificazione di una longilinea struttura verticale alta circa 4 metri, costruita interamente con mattoncini Kapla (listarelli di legno lunghi 11,7 cm, larghi 2,34 cm e spessi 0,78 cm, senza possibilità di incastro) evitando l’uso di colle o adesivi. L’installazione, illuminata dall’interno, creava un piacevole gioco di luci e ombre sul pavimento e le pareti circostanti. Il momento più spettacolare è stato quello del suo crollo programmato, avvenuto verso la fine della manifestazione con il contributo del numeroso pubblico che ha voluto assistervi. Sono bastati pochissimi secondi per ridurre quell’artistica torretta in un mucchio di legnetti. Questa performance fa parte del progetto WoodArc, il cui autore è Raffaele Salvoldi.
La buona affermazione di Architect@Work è testimoniata dall’aumento dell’afflusso di visitatori (ne sono stati contati 3652, ovvero il 7% in più rispetto all’anno precedente), e in crescita è anche la presenza di espositori legati al mondo delle schermature solari.

L’avanzata delle schermature
Tutt’altro che sporadica quindi la presenza delle protezioni solari ad Architect@Work. Offerta diversificata e innovativa sono state la chiave del successo del comparto, che si è trovato completamente a proprio agio in un contesto ad alto tasso di design quale è questo evento.
Di seguito una sintetica rassegna di quanto si è visto a Milano.
Due le schermature proposte da Saxun: la zip Dante 85, ultima nata della famiglia Wind Screen, che è in grado di raggiungere 3m di larghezza e 2,5m di altezza, con cassonetto di soli 85 mm. Completamente automatizzata, è facilmente collegabile al sistema domotico dell’edificio e può essere alimentata anche a energia solare.
L’altra novità targata Saxun è il frangisole R-100 a lame rettangolari in alluminio effetto legno, molto richiesto soprattutto nella sua versione con i led, che fanno risaltare in modo particolarmente suggestivo gli edifici nell’oscurità. Le lame possono essere montate sia in orizzontale che in verticale e sono orientabili.
Il tessuto nel vetro è la specialità di Contract Service, che ad Architect@Work ha proposto una serie eleganti di trame metalliche da utilizzare a questo scopo per realizzare schermature interne molto raffinate con effetto vedo-non vedo. La novità è “lo stropiccio”, ovvero un tessuto, sempre metallizzato, stazzonato ad arte per un risultato ancora più intrigante. L’azienda realizza con lo stesso principio anche schermature per facciate, oscurando in modo opportuno il lato che guarda verso l’esterno.
È molto stretto il rapporto fra tele metalliche e design, come dimostrano le versatili realizzazioni di Tessitura Tele Metalliche Rossi, che conoscono un’infinità di applicazioni, anche come schermature solari e nell’outdoor: in questi casi, ovviamente, nella loro versione più resistente. Raggiungono invece un ottimo grado di morbidezza le tele metalliche utilizzate come tende da interno, che conferiscono agli ambienti un tocco di singolare lucentezza e di prestigio.
Le pareti completamente retroilluminate dello stand KE rappresentavano lo sfondo ideale per far risaltare Sunlight (presente in versione spaccato per questioni di spazio), simulando molto efficacemente l’ambientazione open air per questo giardino d’inverno, che può essere visto anche come una serra solare bioclimatica, e comunque una stanza outdoor chr consente di vivere tutto l’anno in simbiosi con l’ambiente esterno.
Per Renson Ventilation & Sunprotection, il colosso della schermatura solare e dell’outdoor in genere, la novità presentata ad Architect@Work Milano 2023 è stato il rivestimento di facciata Linarte Cone, costituito da insoliti profili conici in alluminio a composizione personalizabile. Come schermatura solare, la sua più recente realizzazione resta la tenda a caduta Fixscreen Minimal, dalla struttura esile e sobria, che può essere azionata anche a energia solare, diventando così la più sottile schermatura esterna alimentata in questo modo.
Ha scelto Architect@Work per il proprio debutto la neonata Sun Shading, specializzata in schermature solari readymade modulari e dinamiche, nonché personalizzabili. Il suo Blader è un sistema in alluminio estruso a doghe fisse orizzontali o verticali, oppure a pale orientabili. È disponibile in versione sia manuale che motorizzata. Altra proposta inedita dell’azienda la schermatura Corda, realizzata proprio con corde tese in modo artistico attraverso un pannello. Altre prodotti verranno presentati a R+T.
È soprattutto alla vela Fold&Roll che l’austriaca SunSquare deve il suo successo, e in occasione della manifestazione milanese si è vista la nuova versione di questo particolare tipo di schermatura, che con una copertura 30mq consente una protezione solare di ben 75mq, grazie anche alla possibilità di rotazione a 270 gradi. Se il vento diventa troppo forte, un sistema intelligente fa ritrarre automaticamente la vela, che è realizzata con tessuti unici in un’ampia gamma di colori.
Il fiore all’occhiello di Protezioni è Pereo Up, l’elegante balaustra in vetro telescopica a tre pannelli, che possono raggiungere i 130cm di larghezza. Grazie al sistema Press&Open, con una semplice pressione manuale si trasforma da parapetto in parete vetrata alta fino a 2,5m. È stata presentata qui in una inedita veste fumé, per offrire in più anche la funzione di schermatura solare.

Si caratterizza per la sua sostenibilità la serie di prodotti in bambù creata da Ravaioli Legnami. Questa specie infatti si riproduce velocemente, e immette una notevole quantità di ossigeno nell’atmosfera, oltre a presentare buone doti di resistenza, stabilità e durata. Quick Sun, il sistema di frangisole di questa linea, ha il vantaggio della pratica posa a clip.
Presentato in anteprima dalla romagnola Eurall il sistema Chiaroscuro, oscurante a lamelle verticali, progettato per creare continuità fra l’interno e l’esterno degli edifici. Le lamelle, a sezione romboidale, sono orientabili, volendo anche tramite motorizzazione. Costruita con elementi minimali, Chiaroscuro consente il 20% in più di luce in ingresso, nonché di gestire a piacimento il livello di privacy per i propri spazi. Nuova anche la linea di oscuranti Greenwood, che utilizza un particolare legno composito costituito da materie prime rigenerate.
Agli architetti in visita alla manifestazione milanese sono piaciute anche le lastre multicolori in policarbonato di Polypiù, molto resistenti e versatili. Il modello Lightpiù presenta una lavorazione a buccia d’arancia sulla parte inferiore, che favorisce ladiffusione omogenea e meno diretta di luce, rendendolo particolarmente adatto alla realizzazione di lucernari, pergole, verande e serre.
Gli appuntamenti si moltiplicano
Architect@Work è quindi entrata di diritto nel novero dei più importanti eventi per l’edilizia e il design. Un’ulteriore prova del successo di questa manifestazione è il numero crescente di appuntamenti che dà agli architetti di tutta Europa, dove il format viene attualmente replicato in ben 31 città di 15 Paesi differenti, fra cui ora anche la Polonia.
Per quel che riguarda l’Italia, le prossime tappe in vista sono Roma (12 e 13 giugno 2024), Milano (13 e 14 novembre 2024) e Torino nel 2025.
Per maggiori informazioni:
milan.architectatwork.it/

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