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Finanaziamenti: Criteri di valutazione della capacità di credito

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Finanaziamenti: Criteri di valutazione della capacità di credito 

Quando un imprenditore chiede un prestito alla banca per far crescere la sua azienda (acquistando nuovi impianti e macchinari, aprendo una nuova sede o ristrutturando immobili), può scegliere fra varie forme di finanziamento. Prima di concedere un credito, però, la banca ha bisogno di valutare la capacità economica e finanziaria dell’impresa e la solidità dei suoi progetti.
La banca utilizza un metodo di valutazione delle aziende che consente di indirizzare i prestiti bancari verso il finanziamento di progetti economicamente validi, cioè che generino ricavi, e finanziariamente in equilibrio (ovvero con entrate e disponibilità finanziarie capaci di pareggiare in ogni periodo le uscite).
I criteri di valutazione tengono conto della capacità dell’impresa richiedente di produrre utili adeguati  alla dimensione dell’impresa; la capacità di mantenere un giusto rapporto tra debiti e capitale dei soci, la competitività dei prodotti e i ricavi di gestione.
E’ bene che il cliente conosca questi criteri e li usi come base per la sua stessa riflessione sulla correttezza degli investimenti o della nuova iniziativa e che sta per affrontare. Questo perché sia l’imprenditore sia la banca condividono lo stesso interesse a che l’investimento vada bene e quindi consenta di conservare e remunerare sia il capitale di credito offerto dalla banca sia il capitale di rischio investito dall’imprenditore.
La capacità competitiva è uno degli elementi fondamentali dell’impresa. Proprio per questo motivo la banca acquisisce tutte le informazioni possibili sul mercato di riferimento dell’impresa, sui suoi prodotti e/o servizi anche attraverso i clienti, che le possono fornire informazioni dettagliate e complete.
Per esempio la banca vorrà conoscere: la natura giuridica dell’impresa (s.p.a., s.r.l. , s.n.c., s.a.s. eccetera), la struttura di proprietà, il mercato di riferimento, la concorrenza, i canali di distribuzione, l’esperienza del management nel mercato di riferimento. Per rendere semplice, veloce e immediato il rapporto banca/cliente è essenziale che il linguaggio utilizzato sia lo stesso.
Informazioni chiare e complete da parte dell’imprenditore danno modo alla banca di verificare se esistono o meno le condizioni economico-finanziarie per il successo dell’iniziativa e il rimborso del capitale prestato, essenziali per la decisione di concessione del finanziamento.
Per esempio: per i finanziamenti a breve termine legati all’operatività corrente, la banca si basa su metodologie consolidate fondate sulla valutazione della capacità dell’impresa di produrre equilibrati flussi di cassa nel breve termine. A fronte di finanziamenti a medio/lungo termine la banca conduce un’analisi in proiezione per valutare l’operatività e la capacità dell’impresa di rimborsare negli anni futuri il prestito.Le banche italiane che aderiscono all’iniziativa PattiChiari hanno adottato il “Manifesto dei criteri generali di valutazione della capacità di credito delle piccole e medie imprese”, allo scopo di facilitare il dialogo tra banca e impresa nella delicata fase dell’accesso al credito.

Vediamoli in dettaglio:

  • L’impresa e il suo business
    La banca vuole comprendere la capacità competitiva dell’impresa acquisendo, in collaborazione con il cliente, le informazioni sulla situazione attuale e le previsioni di sviluppo del mercato in cui opera, sui prodotti/servizi realizzati e/o commercializzati e sul suo posizionamento nel mercato, tenuto conto delle caratteristiche del settore e della dinamica della concorrenza.
  • Le finalità del finanziamento
    Una precisa ed esaustiva informativa consente alla banca di individuare la natura e l’origine dei fabbisogni finanziari dell’impresa e quindi erogare finanziamenti, anche “su misura”, atti a soddisfare nella maniera più adeguata le sue esigenze.
  • Capacità di rimborso dell’impresa
    L’analisi della capacità di rimborso permette alla banca di verificare se esistono o meno le condizioni economico-finanziarie per il successo dell’iniziativa e il rimborso del capitale prestato e dunque che supportano la decisione di finanziamento.
    La verifica da parte della banca può essere condotta sulla base di molteplici approcci valutativi, a seconda delle caratteristiche del settore e dell’impresa, nonché della finalità, tipologia e dimensione del finanziamento.
  • Il capitale investito dall’imprenditore o dai soci
    Il capitale investito dall’imprenditore o dai soci, conosciuto anche come “capitale di rischio” o “capitale proprio”, rappresenta l’insieme delle risorse finanziarie che l’imprenditore e i soci hanno destinato al finanziamento dell’impresa. Rappresenta la misura del rischio che gli stessi assumono a proprio carico, quindi per la banca un importante indicatore della fiducia che l’imprenditore o i soci ripongono nell’iniziativa.
    Allo stesso tempo però, l’ammontare del capitale di rischio influenza direttamente l’entità del capitale di debito (sul piano dell’analisi del rischio a dosi crescenti di capitale proprio possono associarsi maggiori dosi di capitale di debito), in massima parte costituito da finanziamenti bancari.
  • Le garanzie per la mitigazione del rischio
    Le garanzie rilasciate sono gli strumenti che attenuano il rischio finanziario a cui si espone la banca che eroga il credito, consentendo all’impresa di accedere ai finanziamenti anche quando, a seguito delle valutazioni effettuate, vi siano elementi di incertezza sull’effettivo merito di credito.
    Quindi le garanzie non modificano il profilo di rischio economico-finanziario dell’iniziativa finanziata, ma pongono una parte di questo rischio a carico di specifiche quote del patrimonio aziendale oa carico del patrimonio di terzi interessati (garanti). 
  • Il sistema delle relazioni tra banca e impresa
    L’esame delle relazioni tra la banca e l’impresa risulta di particolare rilevanza, in quanto la conoscenza diretta del cliente, fondata sui rapporti pregressi, in termini di serietà, trasparenza e tempestività, fornisce indicazioni sulla sua volontà di fare fronte ai propri impegni nei confronti del sistema bancario, e costituisce quindi un importante elemento di valutazione.

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